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Il 25 di febbraio, centinaia di compagni si sono riuniti in ogni angolo degli Stati Uniti per discutere la fondazione dei Revolutionary Communists of America (RCA, Comunisti Rivoluzionari d’America, Ndt) – un nuovo partito politico per una nuova generazione di combattenti della classe operaia, impazienti di attivarsi e organizzarsi nella tana del lupo. Questa riunione ha inaugurato un nuovo capitolo per il comunismo in America. Il comunismo ha il potenziale per diventare nei prossimi anni una forza politica di massa, per la prima volta dopo generazioni.

Domenica pomeriggio, l’aviere in servizio attivo dell’Air Force statunitense Aaron Bushnell si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington, per protestare contro la complicità dell’imperialismo statunitense con la guerra a Gaza. La notizia di questo atto di abnegazione coraggioso da parte di un singolo individuo ha avuto una forte eco nei cuori di centinaia di milioni di uomini e donne.

L’annuncio del ministro della Difesa russo, che ha comunicato che le sue truppe hanno preso pieno controllo della città ucraina di Avdiivka, rappresenta un colpo devastante per l’Ucraina e quasi sicuramente un punto di svolta decisivo nella guerra.

Alla fine di gennaio, circa 100 compagni della Tendenza Marxista Internazionale (TMI) provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per un incontro dell’organismo dirigente, incontro che ha rappresentato una pietra miliare decisiva nella nostra storia. Di seguito pubblichiamo la trascrizione integrale del discorso di apertura di Alan Woods sulla turbolenta situazione mondiale e sui compiti urgenti che questa pone ai comunisti. Qui invece, puoi leggere un resoconto completo dell’incontro.

In un altro attacco scandaloso alla libertà di espressione, alcuni compagni austriaci hanno ricevuto un mandato di comparizione presso un pubblico ministero per il loro sostegno alla TMI e alla Palestina. Respingiamo con forza le accuse infondate dello Stato austriaco ed esprimiamo la nostra totale solidarietà ai compagni oggetto di questo attacco.

“Questa è una rinascita, un rinascimento!”. Queste parole, pronunciate da Alan Woods, teorico di spicco della TMI, hanno racchiuso lo stato d’animo di una recente riunione del nostro Comitato Esecutivo Internazionale (CEI), tenutasi in Italia. Uno settore significativo di lavoratori e di giovani vogliono decisamente organizzarsi sotto la bandiera del comunismo – dobbiamo rivolgerci con decisione verso l’esterno e raggiungere questo settore tramite la costruzione di un’Internazionale Comunista Rivoluzionaria.

Uno spettro si aggira per la stampa svizzera – lo spettro del Revolutionäre Kommunistische Partei (Partito Comunista Rivoluzionario, RKP)! La sua fondazione, sabato 10 febbraio, da parte di Der Funke (“La Scintilla”, la sezione svizzera della TMI) è stata ripresa da tutti i principali organi di informazione. Il giornale Blick ha pubblicato un articolo dal titolo: “La rivoluzione in Svizzera è del tutto realistica!”. Il giornale borghese NZZ ha intitolato: “Lenin fa ritorno in Svizzera”, e 20 Minuten: “La rivoluzione come obiettivo – cercasi 250 nuovi comunisti”.

È uscito il nuovo giornale dei marxisti britannici! The Communist è un’arma rivoluzionaria, brandita da un esercito rosso di compagni in marcia. Unisciti a noi oggi e contribuisci a costruire The Communist e il Partito Comunista Rivoluzionario!

Lo scorso 24 gennaio un milione e mezzo di persone sono scese in corteo a Buenos Aires, Cordoba, Rosario, Santiago del Estero, Mendoza, Neuquen, e in tutte le principali città dell’Argentina per contestare il Decreto di Necessità e Urgenza (DNU) e la Legge Omnibus del nuovo presidente Javier Milei, che rappresentano un attacco feroce, ultraliberista, ai diritti e alle condizioni dei lavoratori. Questa è la seconda mobilitazione di massa contro il governo Milei, al potere da meno di 50 giorni, nonché il primo sciopero generale convocato negli ultimi cinque anni dalle principali confederazioni sindacali argentine. Questa mobilitazione ha canalizzato l’enorme rabbia che è montata contro il

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Il caucus dell’Iowa ha dato il via a una nuova elezione per la presidenza degli Stati Uniti. Ancora una volta, i media di proprietà dei miliardari ci dicono che si tratterà di “elezioni storiche” che determineranno il futuro del paese e del mondo. Nella misura in cui la campagna elettorale sta già accelerando l’instabilità del governo borghese nel Paese più potente del mondo, non hanno tutti i torti.

Il cosiddetto “anno super-elettorale”, durante il quale più di 50 paesi in tutto il mondo prevedono di andare alle elezioni, è stato inaugurato a Taiwan con importanti elezioni presidenziali e legislative. William Lai Ching-te, candidato del partito governativo Partito Progressista Democratico (PPD), ha avuto la meglio, ma il partito ha perso la maggioranza alle elezioni legislative e una fetta consistente dei suoi consensi. In un tale contesto, si apre una nuova era di instabilità per Taiwan e per gli equilibri in Asia.

Ieri sera (giovedì 11, ndt), gli attacchi aerei statunitensi e britannici hanno fatto piovere decine di bombe sofisticate sulle teste di una fra le popolazioni più povere del mondo. Le mani degli imperialisti occidentali sono sporche del sangue del popolo gazawi, ma finora potevano nascondersi dietro il fatto che, pur avendo fornito le armi, le bombe, il denaro e la copertura politica per il massacro, non avevano premuto direttamente il grilletto. No, hanno sempre insistito sul fatto che il massacro doveva essere compiuto con “moderazione”, con una “forza proporzionata”. Ora, nello Yemen, sono intervenuti direttamente, aggravando in modo sconsiderato il conflitto nella regione. Noi

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